mercoledì 14 agosto 2013

Quanti colibrì ci sono al mondo?

Scoppia un incendio nella giungla. Tutti gli animali fuggono in preda al panico. Nel bel mezzo della corsa, un elefante vede un colibrì che gli sfreccia davanti e poi, poco dopo, torna indietro e si dirige di nuovo verso l’incendio. Dopo averlo visto fare avanti e indietro un altro paio di volte l’elefante chiede al colibrì: <<Ma che stai facendo?>>. L’uccellino risponde: <<Volo fino al fiume, mi riempio il becco d’acqua e poi la getto sulle fiamme>>. <<Ma non riuscirai mai a spegnere l’incendio così>>. <<Forse hai ragione tu, ma faccio quello che posso!>>.

venerdì 11 gennaio 2013

..Chiunque esso sia !

Nel Paese che dovremmo volere e contribuire a ottenere un conduttore televisivo (chiunque esso sia), di qualunque rete televisiva o di ogni trasmissione, mai dovrebbe gridare a un soggetto politico (chiunque esso sia) parole come 'si vergogni'..
Sia vicina, o meno, la data delle elezioni cose del genere in un paese dove c'è democrazia 'sana' non dovrebbero mai accadere. Questo, però, credo valga ancor di più se il conduttore è stato eurodeputato del principale partito 'avversario' del soggetto in questione.
Servizio pubblico non è solo il titolo di una interessante trasmissione tv, ma il 'servizio' che bravi conduttori e il sistema dei media in generale dovrebbero garantire ai cittadini, che tra i loro diritti hanno anche quello di potere ascoltare le ricette, le proposte, le bugie, le battute, le critiche, le impressioni, le opinioni di chi si presenta all'elettorato.
..le decisioni poi sono e devono essere dell'elettore, che giudica il soggetto in questione(chiunque esso sia) e non di un conduttore (chiunque esso sia).

giovedì 20 ottobre 2011

Marcianise: udc all'opposizione, tanti sono in disaccordo

La nuova linea politica dell’udc uscita dall’incontro di lunedì presso la sezione provinciale alla presenza dell’on Zinzi, linea che vorrebbe il partito all’opposizione, mi vede fortemente contrario per motivi che ho già in quella sede fatto presenti.


Il nostro partito si è sempre contraddistinto per assunzione di responsabilità anche negli anni di opposizione.
Oggi la responsabilità è di amministrare la nostra città e abbiamo la fortuna di farlo con forze politiche omogenee con quelle che governano la provincia dello stesso presidente Zinzi e la regione. Venir meno al  mandato ricevuto due anni fa dalla gente che in modo chiaro scelse questa coalizione e quale primo cittadino Tartaglione e che accordò alle nostre due liste, ‘udc’ e ‘vento di centro’, un forte consenso vuol dire tradire quelle stesse persone.
Tutti sapete del mio attaccamento al partito che da anni mi vede impegnato in più vesti e che ancora una volta ringrazio ad ogni livello per le gratificazioni che mi ha dato; e tutti sanno come spesso ho avuto anche la sensibilità di non esternare in pubblico mie perplessità se non nell’ambito delle riunioni di partito, come il non voto al bilancio nell’ultimo consiglio da parte di alcuni nostri consiglieri.
Ritengo, e come me ampia parte della base del partito fatta anche di veterani e più giovani, che tradire questa amministrazione sia segno della perdita di vista del senso delle istituzioni che sempre ci ha mossi. La linea dettata dal presidente Zinzi lunedì è in contrasto con quanto indicato dai suoi stessi elettori e in contrasto con quanto ancora oggi sostenuto da diversi consiglieri centristi; il sindaco non ha mai annunciato di voler fuori da questa maggioranza il nostro partito e il voto unanime di oltre 1000 iscritti al recente congresso lo ha dimostrato. Lavarsi le mani delle sorti della propria città è segno di debolezza; è il cittadino, con la sua libertà alla fine di ogni consiliatura, che decide se si è operato bene o meno e fa le sue scelte insindacabili.

Aldilà del futuro di questa amministrazione credo che anche coloro che questa decisione l’hanno subita passivamente debbano impegnarsi nel mantenere fede alla volontà dei nostri elettori, ciò tanto nell’aula consiliare quanto nel partito e nell’intera comunità.

Angelo Golino – vice commissario udc Marcianise

giovedì 19 maggio 2011

LETTIERI e MORATTI sarebbero i miei candidati

Sono attivista Udc della prima ora. L’evoluzione politica degli anni ha riconosciuto all’ Udc la puntualità di visione e l’efficacia delle scelte, sempre; persino le alleanze a ‘macchia’ nelle varie aree d’Italia hanno avuto valide motivazioni, forte io anche del fatto che in Campania esse sono sempre state in linea con l’humus storico del partito.

Oggi c’è da prendere altre decisioni fondamentali per il futuro; nei ballottaggi per le città di Napoli e Milano e per tutte le altre realtà che al secondo turno il 29 e 30 maggio eleggeranno nuovi sindaci e presidenti di provincia, i dirigenti nazionali e di candidati locali terzo polisti di Napoli e Milano Raimondo Pasquino e Manfredi Palmeri hanno deciso il non apparentamento con nessuno dei contendenti e libertà di scelta per l’elettorato centrista.
Una scelta che probabilmente viene vista strategicamente importante, ma
credo che in qualsiasi competizione elettorale un partito debba sempre dare indicazione di voto per non snaturare la funzione stessa dei partiti ed a prescindere da un apparentamento 
persino nei referendum, istituto principe di democrazia diretta.
Venendo alle città di Napoli e Milano è facile fare delle osservazioni.


A Napoli non suggerire il voto al candidato Gianni Lettieri vuol dire che sarebbe indolore un voto al candidato Luigi De Magistris, soggetto estremista dell’ Idv (Di Pietro) da decenni partito di maggioranza a Napoli e per anni al centro della critica sacrosanta da parte di tutte le opposizioni (tra queste l’Udc) ??.


A Milano non suggerire il voto per il candidato Moratti vuol dire preparare una volata a Pisapia, esponente di S.E.L.–Sinistra,Ecologia e Libertà (Vendola), per anni parlamentare di Rifondazione Comunista (Bertinotti), lì dove il candidato del Terzo Polo, Palmeri è presidente del consiglio comunale uscente eletto grazie alla maggioranza targata Moratti !!

Una forza nuova e dalle grandi aspirazioni non può permettersi di crescere stando alla finestra di competizioni cosi importanti, ma  importante è saper optare e scegliere tra coloro ancora in gioco.

In questi giorni ci si chiede come i ‘grillini’, forza elettorale uscita molto bene dalle urne e come l’udc critici dell’attuale bipolarismo, possano votare sindaco Moratti e Lettieri a prescindere da ogni apparentamento,
come può un democratico di centro votare sindaco Pisapia e De Magistris?

domenica 24 aprile 2011

Pasqua 2011 ..


estendete ai vostri cari gli affettuosi auguri che io faccio a voi.................

augurissimi !!

il vostro...angelo....Bacio

mercoledì 13 aprile 2011

__________________ I DUE AMICI _____________________

Il più vecchio si chiamava Frank e aveva vent'anni. Il più giovane era Ted e ne aveva diciotto. Erano sempre insieme, amicissimi fin dalle elementari. Insieme decisero di arruolarsi nell'esercito. Partendo promisero a se stessi e ai genitori che avrebbero avuto cura l'uno dell'altro. 

Furono fortunati e finirono nello stesso battaglione.

Quel battaglione fu mandato in guerra. Una guerra terribile tra le sabbie infuocate del deserto. Per qualche tempo Frank e Ted rimasero negli accampamenti protetti dall'aviazione. Poi una sera venne l'ordine di avanzare in territorio nemico. 
I soldati avanzarono per tutta la notte, sotto la minaccia di un fuoco infernale.

Al mattino il battaglione si radunò in un villaggio. Ma Ted non c'era.

Frank lo cercò dappertutto, tra i feriti, fra i morti. Trovò il suo nome nell'elenco dei dispersi.

Si presentò al comandante.
"Chiedo il permesso di andare a riprendere il mio amico", disse.
"E' troppo pericoloso", rispose il comandante. "Ho già perso il tuo amico.
Perderei anche te. Là fuori stanno sparando".
Frank partì ugualmente. Dopo alcune ore trovò Ted ferito mortalmente. 
Se lo caricò sulle spalle. Ma una scheggia lo colpì. Si trascinò ugualmente fino al campo.
"Valeva la pena morire per salvare un morto?", gli gridò il comandante.
"Si" sussurrò, "perché prima di morire, Ted mi ha detto: 
Frank, sapevo che saresti venuto".

venerdì 8 aprile 2011

'senza se e senza ma !!!!' siate più seri amici di sinistra !!


I ‘senza se e senza ma’ sono coloro che qualche anno fa hanno fatto conoscere la celebre bandiera della pace e che probabilmente nello stesso tempo ne fecero bandiera politica.

Nel 2001 gli Stati Uniti d’America e altre potenze democratiche del mondo attaccarono l’Afghanistan, nel 2003 ci fu l’attacco all’ Iraq del rais Saddam Hussein. In entrambi i casi i partiti di sinistra insorsero e si riversarono nelle strade, perché le guerre erano viste come missioni unilaterali prive di risoluzioni internazionali volute dal guerrafondaio Bush per fini economici e petroliferi e perché gli altri stati e presidenti avevano supinamente accettato di collaborare; tra i più criticati ovviamente Berlusconi, eppure dall’Afghanistan eran partiti gli ordini per le strategie dell’ 11 settembre che provocarono oltre 3.000 morti.

Oggi 2011 vien da pensare, dove sono stati costoro quando qualche settimana fa la Francia, gli USA ed altri stati hanno cominciato a bombardare la Libia, questa volta davvero senza ogni sorta di intervento delle diplomazie? Perché questo diverso atteggiamento? Come mai non hanno gridato questa volta ‘no alla guerra senza se e senza ma’ ?? 

Forse perché non possono più prendersela con Bush e non vogliono criticare l’amico Obama osannato come un eroe ed insignito del premio Nobel per la Pace prima ancora che alla Casa Bianca avesse messo piede? Forse perché questa volta si attaccava Gheddafi che in quanto ‘amico’ di Berlusconi era giusto definire dittatore e persecutore del suo popolo; che differenza c’era tra Saddam e Gheddafi?


In Afghanistan ed in Iraq l’Italia intervenne quando le forze che avevano attaccato ebbero dichiarato la fine della guerra e si era intervenuti con operazioni che ONU, NATO e comunità internazionale definivano e definiscono di pace. Oggi in Libia l’Italia è stata come allora prudente e ha cercato il dialogo e allora perché le sinistre quasi premono per un forte intervento armato al pari della Francia? Due pesi e due misure come nell’indole della sinistra italiana.


Senza dimenticare che l’ultima guerra in cui l’Italia è stata più massicciamente impegnata con intervento di caccia e lancio di missili è stata quella del 1999 in Kosovo, guarda caso presidente del Consiglio D’Alema, quindi con dei se e con dei ma la fanno anche loro la guerra??. 
Dov’erano le bandiere? 
Dove sono riposte le bandiere che allora si invitava ad esporre alle finestre e che persino nelle scuole venivano distribuite ai bambini perché le portassero in famiglia? 
Dov’ è ‘Repubblica’ che come al solito anche per la bandiera arcobaleno fu anche più incisiva dei partiti che di continuo esalta?

Amici della sinistra siate più seri: senza se e senza ma !!